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Come funziona la tassazione per affitti brevi a uso turistico

Mar 11 24

Guida completa alla tassazione sugli affitti brevi: ecco le novità del 2024

Il boom delle locazioni turistiche non poteva passare inosservato al fisco, recentemente sono pertanto state messe a punto delle interessanti novità in merito alla tassazione sugli affitti brevi.

Anche noti come “affitti turistici”, attualmente gli affitti brevi rappresentano per i proprietari immobiliari una fonte di reddito molto vantaggiosa, specialmente se gli immobili vengono adibiti a case vacanze di lusso e hanno sede in grandi città come Roma.

Il business è redditizio e vantaggioso, ma ogni host prima di aprire la sua struttura dovrebbe adeguatamente informarsi su quali sono le regole da rispettare e capire a quanto ammonta la tassazione sui proventi degli affitti brevi, solo in questo modo è infatti possibile valutare la reale convenienza rispetto a un affitto a lungo termine.

Bisogna considerare che il potenziale guadagno di una casa vacanze è determinato da una serie di fattori come la sua ubicazione, le peculiarità che rendono unico l’appartamento, l’attività di promozione sui circuiti di booking. La tassazione sugli affitti brevi varia ovviamente in base al guadagno.

Approfondiamo l‘argomento.

 

Regole e normative di riferimento delle locazioni brevi

Una locazione breve, per essere definita tale, deve rispettare alcune caratteristiche:

  • l’immobile deve essere ad uso abitativo;
  • la locazione non deve superare i 30 giorni;
  • i soggetti interessati devono essere persone fisiche.

Per quanto riguarda il regime fiscale e quindi la tassazione gli affitti brevi la normativa di riferimento è il Decreto-legge n.50 del 2017.

In base all’art.4 del suddetto Decreto, i redditi che derivano dalle locazioni brevi possono essere assoggettati al regime della cedolare secca che prevede un’imposta sostitutiva con aliquota al 21%. In pratica, con la cedolare secca, la tassazione degli affitti brevi avviene in base a un’aliquota fissa che è un’imposta sostitutiva di IRPEF e addizionali.

Altra cosa da sapere è che per i contratti di locazione che prevedono la cedolare secca non è dovuto il pagamento del bollo e dell’imposta di registro.

Dal periodo di imposta 2021, in base a quanto disposto dalla Legge 178 del 2020, il regime fiscale delle locazioni brevi può interessare fino a un massimo di quattro appartamenti. Superato questo limite si presume che l’attività venga svolta in forma imprenditoriale, cosa che esclude la possibile applicazione della cedolare secca e richiede l’apertura di una Partita IVA.

 

La tassazione degli affitti turistici nella dichiarazione dei redditi

I proventi delle locazioni brevi vanno dichiarati redditi da locazione e tassati come tali. È possibile decidere se usufruire dei vantaggi della cedolare secca registrando la locazione turistica presso l’Agenzia delle Entrate, oppure attenersi alla tassazione ordinaria sul totale percepito.

Attraverso la registrazione, le autorità fiscali possono accertare le imposte dovute.

Altra tassazione sugli affitti brevi è l’imposta di soggiorno che viene richiesta in diverse città ed è calcolata in base alle notti di permanenza dei turisti. In questo caso non si tratta di una tassa a carico del proprietario, che però è tenuto a riscuoterla dagli affittuari per versarla poi al comune.

Nel caso vengano gestite più di quattro case vacanza è obbligatorio aprire la Partita IVA e individuare il regime fiscale scegliendo tra forfettario, semplificalo o ordinario. In base al regime scelto è possibile beneficiare di alcuni tipi di detrazioni fiscali scaricando ad esempio le spese relative alla pulizia o alle utenze e riducendo di conseguenza l’imposta dovuta.

 

Tassazione degli affitti brevi: cosa cambia del 2024?

Nella Manovra di Bilancio 2024 è stato previsto un aumento della tassazione relativa agli affitti brevi, portando la cedolare secca al 26%. Questa novità viene però applicata a partire dal secondo immobile che viene affittato: chi gestisce solo una casa vacanze non sarà quindi interessato dagli aumenti di tassazione.

L’aspetto fiscale quando si gestisce un’attività è molto importante, per evitare di incorrere in multe o sanzioni è necessario conoscere in modo approfondito le leggi nazionali e locali in materia.

Si tratta di un lavoro impegnativo, che va svolto con cura, e richiede il possesso di specifiche competenze. Proprio per questo, se vuoi trasformare il tuo appartamento in una casa vacanze, la cosa migliore che puoi fare è affidarne la gestione a dei professionisti del settore.

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