Contratto affitti brevi: come funziona e in quali casi conviene
Quali sono le caratteristiche del contratto per affitti brevi e in quali casi va stipulato
Il mercato degli affitti brevi è in continua espansione, specialmente nelle grandi città italiane, prime tra tutte Roma. Sempre più turisti preferiscono soluzioni alternative alla tradizionale ospitalità alberghiera, privilegiando case vacanza che offrono maggiore privacy, comfort e indipendenza.
Se sei il proprietario di un appartamento nel cuore di Roma e hai deciso di affittarlo per brevi periodi, hai l’opportunità di inserirti in un settore in forte crescita, alimentato dai flussi turistici che costantemente animano la Capitale in ogni periodo dell’anno. A ricercare un appartamento in affitto per pochi giorni sono non solo i turisti abituali, ma anche coppie in luna di miele, uomini d’affari in trasferta e tutti coloro che arrivano in città attratti dagli eventi che vi vengono organizzati.
Se il tuo immobile si trova in una posizione centrale, e magari vanta una vista spettacolare su alcuni dei monumenti più iconici di Roma, trasformarlo in una casa vacanza di lusso ti consentirà di attrarre una clientela di fascia alta, disposta a investire di più per vivere un’esperienza esclusiva.
Tuttavia, è fondamentale che questa attività venga svolta nel pieno rispetto della normativa vigente. Ogni volta che accogli nuovi ospiti, è necessario stipulare un contratto per affitti brevi, che garantisca la tutela reciproca delle parti coinvolte.
Ma di cosa si tratta esattamente? Scopriamo insieme.
Contratto affitti brevi: cos’è e come funziona
Il contratto per affitti brevi viene stipulato quando un immobile a uso abitativo viene concesso in locazione per un periodo di tempo che non supera i 30 giorni.
Conosciuto anche come “contratto turistico“, questo tipo di contratto rientra tra le forme di locazione transitoria e viene regolato dalla normativa del D.L. n. 50/17. La legge stabilisce che il contratto può includere anche la fornitura di biancheria, la pulizia degli ambienti e altri servizi, quali l’approvvigionamento di utenze o aria condizionata. Questi servizi, a loro volta, influenzano l’importo del canone di locazione, che viene fissato liberamente dalle parti e non è soggetto a vincoli di prezzo.
Il contratto di affitto breve viene stipulato da persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, ma può anche essere gestito tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare o per mezzo di portali online di prenotazioni.
Inoltre, va precisato che, in base alla Legge 178/20, se un proprietario affitta più di 4 immobili, la sua attività viene qualificata come impresa, comportando l’obbligo di aprire una Partita IVA.
Quali sono le caratteristiche dei contratti per affitti brevi?
Il contratto per affitti brevi viene caratterizzato e deve rispettare le seguenti condizioni:
Il contratto per affitti brevi si distingue per alcune caratteristiche peculiari e per alcune condizioni che deve necessariamente rispettare. Ecco quali sono:
- è un accordo temporaneo, che può essere soggetto a rinnovo
- può essere stipulato sia dal proprietario dell’immobile, sia da un intermediario immobiliare
- gli affitti brevi a uso turistico non possono superare i 30 giorni consecutivi
- se il periodo di affitto supera i 30 giorni, si deve ricorrere a un affitto transitorio, che comunque non può eccedere i 18 mesi
- per contratti inferiori ai 30 giorni, non è necessaria la registrazione presso l’Agenzia delle Entrate, ma è obbligatorio inviare una comunicazione alla Questura con i nominativi degli occupanti
- nel caso di affitti inferiori ai 30 giorni è possibile stipulare un contratto verbale, sebbene questa pratica sia fortemente sconsigliata in quanto priva di tutele legali in caso di controversie.
La scelta tra affitto breve o transitorio dipende non solo dalla durata del soggiorno, ma anche dalle motivazioni che spingono l’inquilino a risiedere nell’immobile. Secondo quanto stabilito dalla Legge 431 del 1998, l’affitto transitorio è utilizzato per finalità non turistiche, come motivi di studio o di lavoro, e prevede un canone mensile. Al contrario, l’affitto breve prevede un canone stabilito su base giornaliera.
Periodi brevi o lunghi: come affittare una casa vacanze senza problemi
Può capitare che inquilini che hanno stipulato un contratto per affitti brevi desiderino prolungare il loro soggiorno. In questo caso, ci sono due opzioni possibili: se l’estensione riguarda solo pochi giorni, si può stipulare un nuovo contratto per affitti brevi; se invece il soggiorno supera i 30 giorni, si dovrà passare a un contratto transitorio.
Se non sei sicuro di come gestire correttamente le pratiche burocratiche e desideri affittare la tua casa vacanze in modo completamente conforme alle normative, la scelta migliore è quella di affidarsi a professionisti del settore. Se cerchi un supporto completo nella gestione del tuo immobile, che includa anche le necessarie comunicazioni alla Questura, puoi rivolgerti a noi di iFlat.
Siamo un’agenzia specializzata in affitti brevi e medi di immobili di lusso situati nel centro di Roma. Ogni anno accogliamo circa 20.000 turisti, offrendo loro un’assistenza continua durante l’intero soggiorno.
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